Miele di Castagno
Il miele di castagno è uno dei mieli più scuri, il cui colore è un marrone molto intenso.
L’odore viene spesso descritto come acre, pungente, molto deciso e molto forte.
Il gusto rispecchia il suo profumo e viene spesso definito amarognolo e incisivo.
La
dolcezza, quindi, non è proprio il suo tratto distintivo: per questo
motivo può non essere indicato come dolcificante di cibi e bevande,
anche se molto più spesso viene ricercato proprio per questa sua
caratteristica.
Come ogni tipologia di miele, in base all’annata e al luogo di provenienza può presentare aspetti più o meno peculiari.
Il miele di castagno tende a rimanere liquido.
Questo
è dovuto alla maggior presenza di fruttosio rispetto al glucosio. In
caso di cristallizzazione, questa si verifica lentamente e in maniera
non sempre omogenea.
Grazie alla presenza di flavonoidi e polifenoli,
è un alimento dagli interessanti effetti antiossidanti: più un miele è
scuro, più la sua azione antiossidante è considerevole.
Per questo motivo è molto utile per combattere gli effetti negativi che i radicali liberi hanno sul nostro organismo.
E' molto ricco di sali minerali, come potassio, ferro, calcio, magnesio, sodio e manganese.
Vanta anche una buona concentrazione di polline, fonte di proteine, grazie al quale si presenta come un miele molto nutriente.
Per questo motivo, è un’utilissima fonte di energia per sportivi, bambini, anziani e per chi è in uno stato di convalescenza.
Proprietà comune a tutti i tipi di miele, anche il miele di castagno è un potente anti-infiammatorio e anti-batterico.
Secondo
alcuni studi, aiuta a contrastare batteri come lo Stafilococco aureo e
l’Escherichia coli. La sua assunzione viene anche consigliata per
trattare le ulcere poiché ne velocizza
la guarigione e ostacola
l’insorgere di infezioni. È anche utilizzato in caso di infezioni
respiratorie, tosse, mal di gola e raffreddamenti. Grazie alle sue virtù
antispasmodiche, è consigliato per lenire i dolori mestruali.
E'
una delle principali produzioni nazionali, ma ha fatto fatica ad
affermarsi nei gusti di chi acquista il miele, sia per il colore scuro,
sia per l’aroma forte e amaro.
Solo dagli anni ’80 ha cominciato ad
avere un suo mercato. Prima molti apicoltori praticavano addirittura una
transumanza “di fuga” per evitare di produrlo.E’
oggi uno dei mieli più utilizzati in cucina e in abbinamento con
formaggi soprattutto stagionati (pecorini, caprini), ma anche con
ricotta.